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Miglior filler labbra

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Cosa è un filler labbra?

Il filler è un dispositivo medico prodotto per essere iniettato nel derma con lo scopo di riempire e modellare le labbra. Filler in inglese vuol dire riempitivo ed è questo il meccanismo d’azione di queste sostanze. Ci sono diversi tipi di filler intesi come diverse sostanze e diverse caratteristiche della stessa sostanza. Per quanto riguarda le labbra i filler più impiegati sono il collagene e l’acido ialuronico. Si tratta di due elementi che compongono naturalmente i tessuti umani e quindi vengono scelti per loro elevata compatibilità biologica. Il collagene  è la principale proteina del tessuto connettivo dei mammiferi mentre l’acido ialuronico è un polisaccaride che si trova nel derma. Questi due filler sono riassorbibili ad effetto temporaneo. Dopo iniettati rimangono in sede per alcuni mesi per poi riassorbirsi progressivamente.

Quale è il migliore per modellare le labbra?

miglior filler labbraIl miglior filler in assoluto per modellare le labbra è l’acido ialuronico. I motivi di tale primato sono descritti nei seguenti punti:

  • l’acido ialuronico è una sostanza totalmente anallergica e quindi non richiede alcun test pre trattamento. Il collagene – essendo di derivazione animale – può causare sgradevoli e pericolose reazioni allergiche.
  • l’acido ialuronico è completamente riassorbibile. Questa caratteristica è molto importante perché i filler semi permanenti o permanenti – dopo il primo periodo d’entusiasmo – hanno sempre comportate problemi e conseguenze a lungo termine.
  • è un materiale che è altamente manipolabile in sede di produzione. Si potrà quindi scegliere diversi gradi di fluidità / coesione a seconda della sede d’infiltrazione.

Ma è importante capire che ci sono molti produttori di filler all’acido ialuronico e che non sempre la qualità offerta è all’altezza. Tenendo presente la naturalità del risultato come fattore da valutare nel filler, deve rimanere la sicurezza il punto centrale di ogni atto medico. Per cui il miglior filler labbra è l’acido ialuronico di alta qualità produttiva. Alla Clinica Pallaoro viene impiegato esclusivamente quello prodotto dall’ azienda Allergan, leader mondiale del settore.

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Liposuzione addome tempi di recupero

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Alla Clinica Pallaoro viene eseguita una tecnica di liposuzione innovativa chiamata tumescente. Si tratta di una procedura che infiltra nel pannicolo adiposo da modellare una soluzione composta da soluzione fisiologica, epinefrina ed anestetico locale. Ciò “gonfia” e ammorbidisce  il tessuto adiposo rendendo più semplice la rimozione della porzione desiderata. La epinefrina presente nella soluzione provoca una temporanea riduzione dell’afflusso di sangue nella zona interessata, riducendo al minimo il sanguinamento durante l’atto chirurgico. La minore aggressività della tecnica tumescente comporta tempi di recupero più veloci.

Addome adiposo: Croce per uomini e donne

Una delle zone del corpo maggiormente soggette ad accumuli adiposi è quella addominale. Questo odiato inestetismo colpisce uomini e donne indistintamente anche se c’è una maggiore prevalenza dell’inestetismo nel mondo maschile. Nella società moderna la forma della zona addominale è piatta e muscolosa. L’ addome adiposo è vissuto come fattore disarmonico della propria immagine.

I tempi di recupero

Immediatamente dopo la fine della liposuzione addominale, la zona interessata viene fasciata. Il tipo d’anestesia consente al paziente una ripresa quasi immediata. Potrà camminare fino alla stanza nella quale è stato ricoverato. Di solito il paziente viene dimesso dopo 2 o 3 ore di osservazione post operatoria.

Edema e fastidio sono condizioni normali nei giorni successivi anche se il paziente potrà deambulare normalmente dal giorno dopo della chirurgia. Attività lavorativa sedentaria potrà essere ripresa dopo 3 giorni. Al 7° giorno al paziente verranno rimosse le fasciature e potrà riprendere le normali attività quotidiane. La zona addominale potrà presentarsi ancora dolente per qualche giorno. E’ necessario evitare totalmente l’esposizione solare fino al completo riassorbimento dell’ ecchimosi e del gonfiore.

Per esporsi al sole mediamente sono necessari 2 mesi ma è sempre consigliabile consultare il chirurgo estetico prima di procedere.

Per accelerare il processo di guarigione è possibile sottoporsi a ciclo di massaggi di linfodrenaggio manuale. Questi velocizzano il riassorbimento dell’edema e la riduzione delle ecchimosi.

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Come eliminare le smagliature sulla pancia?

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Cosa sono le smagliature?

Le smagliature sono delle lesioni cutanee che si formano in determinati distretti corporei a seguito di eccessivi sforzi meccanici in relazione ad una determinata elasticità cutanea. In pratica quando la trazione sulla pelle è eccessiva come ad esempio durante la gravidanza, la pelle si “rompe” formando strie, porzione di tessuto similare alle cicatrici, senza annessi cutanei. Le smagliature “alla nascita” sono di colore rossastro ma con il passare degli anni tendono c diventare perlacee. La visibilità delle stesse non data dal colore ma dalla diversa consistenza del tessuto.

Perché si formano le smagliature addominali?

Le smagliature nella zona addominale sono causate prevalentemente dallo sviluppo del bambino durante la gravidanza. Il tessuto cutaneo addominale viene stirato oltre le capacità dell’elasticità cutanea formando vaste porzioni di pelle smagliata. Un’altra possibile causa è data dal marcato incremento di peso con similare effetto. I pazienti che durante la loro vita si sono esposti frequentemente ai raggi del sole, presentano certamente una minore elasticità cutanea e quindi sono maggiormente a rischio di formazione delle stesse.

Per eliminare le smagliature c’è la micro chirurgia estetica

La micro chirurgia offre una soluzione efficace per la riduzione progressiva delle smagliature. Si tratta di un intervento mini invasivo eseguito in anestesia locale che prevede la rimozione di centinaia di micro porzioni di smagliature. Tale tecnica comporta quindi la riduzione del tessuto smagliato e non il “trattamento superficiale” dello stesso. Per la rimozione delle smagliature sono necessarie 3 (o più) sedute di micro chirurgia. Le sedute andranno programmate a distanza di almeno 20 giorni l’una dall’altra.

Il risultato di questa tecnica è molto soddisfacente ed è verificato dopo un paio di settimane da ciascuna seduta. Il paziente potrà decidere anche dopo due sedute se ritenersi soddisfatto dal risultato raggiunto o ricercare ulteriori miglioramenti.

Quanto costa la micro chirurgia per le smagliature?

La tecnica è suddivisa in sedute e mediamente sono necessarie 3 sedute per ottenere un risultato soddisfacente. Il prezzo della singola seduta varia da 500 a 1200 euro in funzione dell’area del corpo da trattare e dall’entità dell’inestetismo stesso. Per le smagliature addominali “normali” il costo medio a seduta è 750 euro.

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Alopecia androgenetica come curarla definitivamente?

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Prima di parlare di come curare questo specifico tipo di calvizie è opportuno verificare se il paziente soffre di alopecia androgenetica oppure ha un diverso problema di caduta. La maggioranza delle calvizie sono legate all’alopecia androgenetica, che è caratterizzata dai seguenti fattori. Il paziente vede un progressivo assottigliamento dei capelli dovuti alla tipica miniaturizzazione bulbare. Alcune zone del cuoio capelluto incominciano a mostrarsi diradate o calve. In particolare si formano le stempiature e la chierica si allarga. Progressivamente queste aree tendono ad estendersi fino ad unirsi. I capelli nella zona occipitale e posteriore non subiscono la caduta follicolare.

Come funziona l’ alopecia androgenetica?

Si tratta della calvizie ereditaria e legata alla debolezza dei capelli presenti sul vertice della testa agli influssi negativi degli androgeni. Il testosterone (e il derivato diidrotestosterone) nei soggetti geneticamente predisposti, producono una riduzione della fase di crescita dei capelli con la conseguente e progressiva caduta dei capelli. Non è effettivamente compla del testosterone ma della eccessiva sensibilità di alcuni capelli al testosterone.

Come curarla definitivamente?

La risposta purtroppo è negativa. Si tratta di una caratteristica genetica del paziente e per curarla bisogna intervenire a livello di DNA, questione attualmente non possibile. C’è una cura farmacologica (finasteride) che permette di arrestare il meccanismo d’azione del testosterone sui follicoli. Funziona quasi sempre ma deve essere considerata una cura efficace finché il farmaco viene assunto.

E’ invece possibile correggere definitivamente la calvizie con il trapianto capelli. I capelli espiantati dalla zona donatrice non sono soggetti agli influssi negativi del testosterone. Questi capelli sono geneticamente più forti e quindi quando vengono impiantati nella zona diventata calva a seguito dell’alopecia androgenetica, cresceranno normalmente e non sono soggetti a caduta successiva. Ecco che la micro chirurgia dei capelli con il trapianto Micro FUE HD corregge definitivamente l’alopecia androgenetica e con risultati molto naturali e soddisfacenti.

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Filler labbra durata

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Quando dura l’effetto del filler sulle labbra?

Per rispondere a questa domanda bisogna sapere di quale prodotto stiamo parlando. Ci sono filler permanenti che offrono quindi una durata lunghissima e l’effetto sulle labbra regredisce solo con l’invecchiamento dei tessuti. Ci sono filler semi permanenti che durano per la parte riassorbibile qualche mese e per la parte non riassorbibile molti anni. Entrambi filler permanenti e semi permanenti sono stati praticamente abbandonati dalla chirurgia estetica perché fonti di problemi e complicazioni (anche importanti) che rendono il trattamento totalmente inadeguato.

Per cui ci limitiamo a parlare dei filler temporanei che sostanzialmente sono a base di acido ialuronico oppure di collagene. Per quanto riguarda lo specifico aspetto di durata del prodotto entrambe queste sostanze hanno comportamenti analoghi. Il filler è un liquido che può presentare diversi gradi di fluidità. Diminuendo la fluidità attraverso l’allungamento delle catene molecolari e alla struttura delle stesse, il prodotto diventa più denso. Maggiore è la densità del filler è più a lungo rimarrà nella sede d’infiltrazione prima che il corpo riesca a smontarlo e riassorbirlo.

Se quindi il prodotto usato per le labbra è denso, la durata potrà superare 6 / 8 mesi ma bisogna comprendere che questo tipo di prodotto necessariamente va infiltrato in profondità. Se invece il prodotto è molto fluido si potranno fare delle correzioni cutanee superficiali ma la durata tenderà a ridursi a 3 / 5 mesi.

Filler alle labbra

filler labbra durata

La durata dipende anche dal paziente

Evidentemente il trattamento ha caratteristiche specifiche e personali. Alcuni pazienti presentano un metabolismo cellulare cutaneo più veloce e quindi si verificherà un più spedito riassorbimento del filler. Pazienti di età avanzata tendono a ottenere risultati più duraturi rispetto a quelli giovani, sempre per lo stesso motivo. Poi alcuni comportamenti possono accelerare il riassorbimento del filler. Se ad esempio dopo la seduta si fanno dei massaggi al viso, il prodotto verrà sparso meccanicamente riducendo l’effetto desiderato.

La durata del filler alle labbra dipende da:

  1. densità del prodotto
  2. età del paziente
  3. metabolismo cellulare
  4. comportamento del paziente

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Quanto costa la chirurgia estetica del seno piccolo?

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La chirurgia estetica impegna molta attenzione e cura alla bellezza del seno. Le mammelle sono una delle zone più importanti della femminilità e sensualità della paziente. Gli inestetismi possibili a carico del seno possono essere diversi ma quelli più comunemente lamentati sono il seno piccolo, il seno rilassato e il seno troppo grande. L’intervento di chirurgia estetica adatto a correggere il seno piccolo è chiamato mastoplastica additiva. Si tratta di una procedura che aumenta le dimensioni del seno inserendo una protesi mammaria sotto la ghiandola o addirittura sotto il muscolo pettorale. Per inserire la protesi il chirurgo estetico esegue una incisione attorno all’areola o lungo il solco sottomammario.

Seno personalizzato

Questo intervento in apparenza molto standardizzato – per ottenere un risultato naturale e coerente con il profilo corporeo – deve essere profondamente personalizzato. In sede di progettazione dell’operazione, il chirurgo estetico dovrà scegliere la dimensione, la forma e il profilo della protesi da inserire. Si dovrà scegliere la tecnica chirurgica più adatta alla specifica paziente ed infine si dovrà decidere quale sede destinare alla creazione della tasca che conterrà l’impianto mammario.

Costo della chirurgia estetica del seno piccolo

La mastoplastica additiva in Italia ha un prezzo che è compreso nel range tra 5000 e 7000 euro. A formare questo prezzo concorrono i seguenti fattori: onorario del chirurgo estetico e dell’anestesista, costo di sala operatoria e di degenza, costo della protesi mammaria e spese per le medicazioni post operatorie. Alcune specifiche caratteristiche anatomiche come ad esempio il seno tuberoso possono rendere la procedura più complessa e aumentare conseguentemente il prezzo.

Si consideri – per quanto riguarda l’aspetto economico – che questa procedura ha teoricamente una durata che viene definita comunemente in 10 anni. Ciò vuol dire che la paziente dopo 10 anni dovrebbe cambiare le protesi. Dalla nostra estesa casistica possiamo affermare che l’uso di protesi di qualità elevata consente di non considerare questa “scadenza” come termine perentorio ma solo con consiglio alla paziente di sottoporsi a controlli post operatori annuali.

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Ridurre la pancia dopo il parto

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La gravidanza è un momento magico per la donna perché diventa procreatrice della vita del proprio figlio. E’ il momento più alto della natura umana che culmina nella nascita del bambino. Dal punto di vista estetico la gravidanza è una questione che può comportare diversi cambiamenti fisici, alcuni dei quali anche sensibilmente “indesiderati”. Il percorso fisico della donna durante i nove mesi è caratterizzato dall’aumento delle dimensioni della zona addominale e dall’incremento della percentuale di grasso corporeo.

Se la futura mamma non sta attenta è possibile che il peso corporeo cresca molto oltre i 10 chili consigliati. In alcuni casi estremi la donna può ingrassare di oltre 20 chili. A questo punto va fatta una distinzione biologica. Quando si aumenta di peso in maniera limitata le cellule adipose crescono di dimensione e poi – con attenzione alimentare e attività fisica – ritornano allo stato precedente. Se invece l’aumento di peso è severo, le cellule adipose aumentano di dimensione e – dopo un certo punto – aumentano di numero (iperplasia cellulare). Ciò vuol dire che dopo il parto la donna presenta più cellule adipose rispetto a prima della gravidanza. Questo comporta:

  1. cambiamento permanente della forma
  2. maggiore difficoltà a perdere peso
  3. maggiore facilità a guadagnare peso

L’addome adiposo dopo il parto – quando la donna ha avuto un severo aumento di peso – difficilmente tornerà allo stato precedente semplicemente con dieta e attività sportiva. Allora cosa fare per ridurre la pancia dopo il parto?

Ci sono interventi di chirurgia estetica in grado di correggere l’inestetismo dell’ addome adiposo ma bisogna considerare il grado di tonicità della cute. I casi possibili sono i seguenti:

  1. Se la pelle dopo la gravidanza “estrema” è ancora sufficientemente elastica, si potrà procedere con l’intervento di liposuzione addominale. La procedura comporta esclusivamente l’aspirazione del tessuto adiposo in eccesso.
  2. Se la pelle ha un grado d’elasticità non ottimale ma comunque accettabile, si procede con una liposuzione addominale e interventi di micro chirurgia cutanea per rassodare l’addome lievemente / mediamente rilassato.
  3. Se la pelle ha un grado d’elasticità insufficiente si procede con l’addominoplastica che rimuove il grasso e la pelle in eccesso.

Nel caso in cui la neo mamma abbia subito un aumento di peso solo moderato, la pancia deve essere ridotta con attività fisica e una corretta alimentazione.

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Chirurgia estetica, 14 consigli per il post operatorio

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Che tu abbia programmato una mastoplastica additiva, una rinoplastica o qualunque altro tipo d’intervento di chirurgia estetica, il post operatorio è un periodo che deve essere gestito al meglio.

1. Osserva le indicazioni del chirurgo estetico

Dopo l’intervento il chirurgo estetico impartisce una serie d’indicazioni che devono essere attentamente osservate. Queste sono diverse in funzione del tipo d’intervento e mirano a ottimizzare il meccanismo di guarigione post operatorio.

2. Sii paziente

Il post operatorio è un processo di guarigione che richiede tempo. Essere paziente è opportuno perché se si mettono in atto comportamenti inadeguati per non attendere la guarigione, è possibile che si infici la bontà del risultato o addirittura si verifichi qualche complicanza.

3. Evita l’esposizione solare

L’esposizione ai raggi solari causa danni alla pelle e pigmentazione delle cicatrici in corso di guarigione. Il sole può causare infiammazioni e rendere meno gradevole la cicatrice. Usare protezione solare assoluta quando si verificano circostanze di esposizione indiretta al sole. Dopo il periodo di tempo indicato dal chirurgo estetico si può riprendere nuovamente il sole.

4. Evitare attività fisica stenuante

Per un periodo di 4 o 6 settimane non di deve eseguire attività fisica intensa. La durata di questa astensione dipende molto dal tipo d’intervento e dalle caratteristiche dell’attività fisica che si desidera svolgere.

5. Organizza la tua vita

Prima di sottoporsi all’intervento è bene organizzare il funzionamento della routine quotidiana. Se devi ad esempio fare la mastoplastica additiva e hai dei figli da portare all’asilo, tieni presente che per la prima settimana non potrai guidare la macchina e quindi è bene delegare questo compito.

6. Programma l’intervento chirurgico quando sei in salute

La chirurgia estetica è elettiva. Vuol dire che è il paziente che scegli il periodo durante il quale vuole operarsi. E’ opportuno scegliere un momento con uno stato di salute buone. Avere il sistema immunitario impegnato a combattere qualche patologia comporta un post operatorio più lungo e problematico.

7. Assumi abbastanza nutrienti essenziali

Dovresti integrare la tua dieta prima e dopo l’intervento con buoni livelli di vitamina A, vitamina C, zinco, rame e selenio. Ognuno svolge un ruolo importante nella guarigione delle ferite e nel supporto del sistema immunitario riducendo così la possibilità di infezione. L’ottenimento di nutrienti sufficienti è particolarmente importante per il recupero dopo procedure più complesse come l’addominoplastica, il lifting viso o la liposuzione.

8. Aumenta l’assunzione di proteine

Due dei più importanti elementi durante la guarigione sono calorie e proteine. Sono necessarie proteine ​​extra per costruire nuovi tessuti e vasi sanguigni, riparare tessuti danneggiati e aumentare la produzione di cellule che riparano la ferita. Scegli fonti proteiche di alta qualità come pesce, pollame, fagioli e legumi o tagli magri di carne.

9. Interrompere l’assunzione di alcuni supplementi

Alcuni integratori nutrizionali possono causare reazioni avverse durante o dopo l’intervento chirurgico, tra cui sanguinamento prolungato, interferenza con anestesia, disturbi cardiovascolari e interazioni con i farmaci prescritti per il post operatorio. Questi integratori, tra cui dong quai, echinacea, capsule di olio di pesce, aglio, zenzero, ginkgo biloba, ginseng, ecc, dovrebbero essere sospesi due settimane prima dell’intervento e – successivamente – per due settimane dopo l’intervento.

10. Rimani ben idratato bevendo acqua

È importante bere almeno 6-8 bicchieri di acqua di alta qualità ogni giorno e soprattutto il giorno prima dell’intervento, per aiutare a detergere e idratare il corpo. L’acqua è particolarmente importante prima dell’intervento chirurgico, poiché l’assunzione di liquidi viene ridotta il giorno dell’intervento. Per evitare complicazioni durante l’intervento, assicurati di non bere nulla dopo la mezzanotte la sera prima dell’intervento, a meno che non sia stato detto diversamente dal chirurgo.

11. Non prendere aspirina o prodotti contenenti aspirina

L’aspirina non è raccomandata prima dell’intervento perché è un anticoagulante (fluidificante del sangue) e può favorire il sanguinamento durante l’intervento chirurgico. La terapia con aspirina deve essere interrotta due settimane prima dell’intervento.

12. Non bere alcolici 72 ore prima / dopo l’intervento chirurgico

L’alcol sopprime il sistema immunitario e dovrebbe essere evitato per tutto il periodo post operatorio.

13. Non fumare 2 settimane prima / dopo l’intervento chirurgico

Il fumo inibisce la guarigione delle ferite perché riduce l’ossigenazione delle cellule del corpo. Inoltre, il fumo aumenta il rischio di complicanze durante l’intervento chirurgico. Il paziente fumatore ha maggiore probabilità di sviluppare cicatrici insoddisfacenti e la durata del post operatorio – a parità di altre condizioni – è sensibilmente più lunga.

14. Chiama il chirurgo estetico se hai dubbi

Se durante il postoperatorio avviene un evento inaspettato o ritieni di non sapere gestire una specifica situazione, chiama immediatamente il chirurgo estetico per porre tutte le domande necessarie per garantire la tua serenità. A volte possono accadere complicanze durante la guarigione che richiedono un trattamento. Agire precocemente in questi casi è sempre una buona decisione.

 

 

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La rinoplastica fa male?

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La rinoplastica è scelta da coloro che presentano inestetismi alla piramide nasale e che desiderano modellare il naso rendendolo più armonico. In passato questa procedura era traumatica e cruenta comportando quindi un postoperatorio abbastanza lungo e doloroso. Era normale la formazione di edema rilevante ed ematomi diffusi sul volto. Nell’ultimo decennio la tecnica si è evoluta riducendo la invasività chirurgica e il tempo d’esecuzione. Il postoperatorio di conseguenza è molto meno impegnativo.

Alla Clinica Pallaoro la rinoplastica è una procedura d’eccellenza. Il dott. Carlo Alberto Pallaoro esegue questo intervento nasale quotidianamente e ha una casistica di diverse migliaia di casi. La rinoplastica eseguita dal dott. Pallaoro ha una durata chirurgica inferiore a 30 minuti. Nella maggioranza dei casi il giorno dopo il paziente presenta leggerissimo gonfiore e nessun ematoma. Qualche lievissima ecchimosi è possibile; la stessa si riassorbe spontaneamente in un paio di giorni.

Il paziente candidato all’intervento è interessato a sapere se la rinoplastica fa male. Ovviamente durante l’intervento la rinoplastica non fa male perché la zona è sottoposta ad anestesia. Durante l’atto chirurgico il paziente non è nemmeno vigile e quindi non si rende conto dell’intervento. Subito dopo il risveglio (quasi immediato) il paziente non sente dolore perché l’anestesia lascia un lungo periodo d’analgesia postoperatoria. Il giorno dopo vengono rimossi i piccoli tutori nasali (che hanno sostituito i tamponi classici) senza provocare alcuna sensazione particolarmente dolorosa. Il paziente dovrà iniziare ad assumere i farmaci prescritti per alcuni giorni. Nella prescrizione ci sono comuni farmaci antidolorifici che mitigano molto efficacemente eventuale lieve dolore. Dopo due settimane viene rimosso lo splint nasale e il paziente potrà osservare per la prima volta il nuovo profilo. Ecco che fino a questo momento la rinoplastica non ha comportato dolore.

Nei giorni successivi e per i primi due mesi bisogna stare attenti ai traumi / micro traumi perché l’osso proprio del naso richiede 35 giorni per guarire. Durante questo periodo di indolore cicatrizzazione ossea, traumi anche piccoli del naso possono essere estremamente dolorosi. Per questo motivo che il chirurgo estetico indica di non svolgere attività sportive a rischio durante almeno 60 giorni.

 

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Chirurgia Estetica Labbra: VIP – Beyonce

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Beyonce è un personaggio del mondo dello spettacolo e della musica che naturalmente ha labbra carnose. Si mormora che la celebrità abbia comunque accentuato il volume delle labbra con infiltrazioni di acido ialuronico. Le labbra sono un elemento estetico e sensuale evocativo di passione e seduzione. Le labbra carnose ricordano la giovinezza, la fertilità e la femminilità. Il rossetto ha la finalità di esaltare queste caratteristiche. Il trattamento più comune per modellare le labbra è quello dell’infiltrazione di un filler all’acido ialuronico.  Si tratta di aumentare il volume e delineare la forma delle labbra.

Ecco una serie di celebrità che si sono sottoposte alla chirurgia estetica delle labbra. Sospendiamo il giudizio sulla bontà del risultato ottenuto (il più delle volte molto criticabile) lasciando al lettore il ruolo di giudice.

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Rughe periorali e tra le sopracciglia

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Ho 55 anni e la mia pelle è piuttosto grinzosa, soprattutto sono evidenti le rughe intorno alla bocca e tra le sopracciglia. Secondo lei è possibile eliminarle con delle infiltrazioni o è meglio un intervento? Lucia C. Pesaro

Gentile Lucia, per valutare l’intervento più adatto al suo caso, come facilmente intuirà, è bene vedere di persona il grado di rilassamento cutaneo. A seconda di questo, sarà possibile consigliarle un ciclo di infiltrazioni di filler per le rughe periorali (quelle intorno alla bocca) o un cheek lifting, cioè un lifting localizzato per risollevare le guance ed eliminare di conseguenza anche le pieghe cutanee e le rughe.

L’intervento, che si svolge in anestesia locale e sedazione, è sempre consigliato qualora si cerchi un risultato di lunga durata e di efficacia più risolutiva. Per quanto riguarda le rughe glabellari (tra le sopracciglia) oggi è molto comune l’applicazione di piccole infiltrazioni di tossina botulinica, trattamento molto soddisfacente e sicuro se svolto da personale qualificato.

Anche in questo caso, comunque, qualora il grado di rilassatezza cutanea fosse troppo pronunciato o lei desiderasse un risultato permanente, l’indicazione chirurgica ricade ancora in un lifting localizzato eseguito in anestesia locale. Infine, per ottimizzare i risultati ed ottenere un ringiovanimento a 360°, è sempre possibile un’integrazione tra più tecniche chirurgiche e non.

Durata del filler all’acido ialuronico

Il filler all’acido ialuronico ha una durata limitata nel tempo. La sostanza infiltrata – presente anche naturalmente nel tessuto connettivo – rimane nella zona per un periodo variabile tra 4 e 8 mesi in funzione del tipo specifico di acido ialuronico. Quando il filler è fluido – cioè ha una densità minore – può essere infiltrato in superficie per trattare le rughe superficiali o delineare ad esempio la forma delle labbra. L’acido ialuronico fluido ha una durata minore perché il corpo riesce a metabolizzarlo più velocemente. Quando invece il filler è denso – si deve infiltrare più in profondità – è permane nell’area infiltrata per più mesi. Alcuni acidi ialuronici ad altissima densità possono durare fino a 18 mesi.

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Mara Fasone ha fatto la rinoplastica

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rinoplastica 12001 mara fasone

Mara, ancor più bella

La rinoplastica è una procedura per modellare il naso e correggere gli inestetismi della piramide nasale. A volte qualcuno può pensare che la chirurgia estetica sia scelta solo dalle persone che non sono state graziate esteticamente dalla madre natura. Non è sempre così perché, se la chirurgia estetica migliora le persone che non sono belle, quando si esegue un intervento su una paziente che è già bella di suo, si “corre il rischio” di ottenere un risultato straordinario. Questo è proprio il caso di Mara Fasone, protagonista di un programma di Canale 5 (Mediaset), che ha chiesto al dott. Carlo Alberto Pallaoro di migliorare il proprio naso eseguendo una rinoplastica.

Il risultato di Mara

Il risultato dell’intervento di chirurgia estetica al naso eseguito su Mara Fasone è la dimostrazione che sono i dettagli ad esaltare la bellezza. Mara era già prima dell’intervento una giovane donna molto attraente. Presentava alcune piccole caratteristiche al naso che potevano disturbare la “perfetta” armonia del viso. Secondo la nostra opinione la scelta di fare la rinoplastica è stata opportuna perché ha così esaltato la bellezza del viso.

rinoplastica mara fasone video

La testimonianza

Recentemente Mara Fasone ha rilasciato una testimonianza video attraverso la quale ha condiviso la sua esperienza con il dott. Carlo Alberto Pallaoro. E’ una testimonianza da non perdere perché ha già aiutato moltissime ragazze ha decidere con maggiore serenità in merito alla scelta di operari di rinoplastica.

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Trapianto capelli femminile

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donna diradata

Il trapianto capelli femminile può riabilitare l’immagine della donna calva o diradata!

Il trapianto capelli nella donna assume una valenza differente rispetto a quello eseguito nell’uomo. Il trapianto capelli nel paziente maschio è una questione prevalentemente estetica. Uomini calvi o addirittura rasati possono formarsi una determinata personalità “estetica” ritenuta socialmente accettabile. Molti attori e VIP sono calvi e portano avanti la loro immagine vincente senza particolari problemi.

Per la donna essere calva o diradata va ben oltre il problema estetico. La donna calva o severamente diradata è (auto) ghettizzata socialmente e soffre una pesante e profondo disagio psicologico. Fortunatamente la moderna micro chirurgia follicolare è in grado oggi di offrire risultati talmente efficaci da “riabilitare” socialmente la donna restituendo quella sicurezza personale necessaria per proteggere la propria autostima.

Com’è la calvizie femminile?

La calvizie femminile non segue lo schema tipico dell’alopecia androgenetica maschile. La perdita dei capelli nella donna di solito lascia invariata complessivamente la zona coperta con i capelli ma diminuisce in maniera sostanziale la densità follicolare. Si viene a creare quindi un marcato diradamento dei capelli generalizzato con evidente indebolimento follicolare.

Anche nel caso della calvizie femminile si verifica una condizione avversa legata alla genetica e all’assetto ormonale. Infatti la calvizie femminile di solito si evidenzia o si rende pronunciata durante e dopo la menopausa, periodo durante il quale le donne hanno importanti sbalzi ormonali. A volte il diradamento dei capelli può anche avvenire precocemente ma quasi sempre in seguito a squilibri ormonali causati da altri fattori.

Trapianto capelli femminile: tecnica e risultati

Lo sviluppo delle tecniche di trapianto capelli negli ultimi 2 anni hanno permesso di raggiungere una tale precisione e raffinatezza che è possibile oggi offrire alla donna afflitta da calvizie o diradamento severo, una soluzione permanente e altamente soddisfacente. La tecnica di trapianto capelli Micro FUE HD con espianto sezionale può quindi essere ritenuta la tecnica chirurgica per la riabilitazione sociale della donna.

Nell’esempio di questa pagina si osserva una donna con un diradamento molto marcato che rende l’aspetto della stessa non adeguato all’immagine “normale”. La paziente è stata sottoposta alla tecnica Micro FUE HD con impianto interfollicolare. In pratica è stata rasata soltanto la zona donatrice per procedere all’espianto delle unità follicolari. La zona ricevente non è stata rasata e le unità follicolari sono state impiantate tra i capelli cresciuti. Tale tecnica rende l’impianto molto più complesso ma evita alla donna, già sofferente per il diradamento, di dover vivere alcuni mesi con i capelli molto corti.

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Come eliminare borse sotto occhi in sicurezza

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eliminare borse sotto occhi in sicurezza

Le borse sotto gli occhi – leggero gonfiore che si forma sotto o intorno agli occhi – sono una condizione frequente a seguito del normale processo d’invecchiamento. Con l’età i tessuti attorno agli occhi – includendo anche i muscoli di supporto – tendono ad indebolirsi. Il normale tessuto adiposo sul quale il bulbo oculare è adagiato può accumularsi causando il temuto gonfiore palpebrale. Anche un certo gonfiore può accumularsi rendendo l’area ancor più in evidenza.

Le borse sotto gli occhi normalmente sono solo  un problema estetico. Molto raramente sono sintomi di una condizione medica patologica. Alcuni accorgimenti casalinghi possono limitare temporaneamente l’inestetismo (es. impacchi freddi). Per risolvere il problema in maniera stabile e permanente la soluzione può essere l’intervento di blefaroplastica.

Il paziente che presenta questo inestetismo può presentare anche un certo rilassamento cutaneo palpebrale e una colorazione più scura.

borse sotto gli occhi

Cause delle borse sotto gli occhi

Con l’invecchiamento si verifica un indebolimento dei tessuti attorno agli occhi che permettono la formazione di un accumulo adiposo e ritenzione di liquidi. Tale condizione in alcuni casi può essere dovuta a fattori ereditari e quindi presentarsi in età ancora giovane. L’aspetto delle borse sotto gli occhi può peggiorare se il paziente soffre di ritenzione idrica, tende a non riposare correttamente durante la notte, soffre di allergie o fuma.

Eliminare borse sotto occhi

Per eliminare le borse sotto gli occhi è fondamentale eseguire una corretta anamnesi del caso ed escludere cause patologiche o fattori aggravanti. Se ad esempio un paziente soffre di allergie che provocano il gonfiore agli occhi, sarà opportuno trattare tale condizione clinica prima di pensare a soluzioni diverse. Appurato che le borse sotto gli occhi sia formate da accumuli adiposi, il paziente deve essere considerato un potenziale candidato alla blefaroplastica.

Il paziente ottimale per questo intervento presenta le seguenti caratteristiche:

  • accumulo adiposo sotto gli occhi o attorno
  • buono stato di salute
  • pressione sanguinea normale
  • esami del sangue normale
  • funzionalità cardiaca normale
  • maggiore età
  • maturità psicologica adeguata
  • aspettative corrette

Intervento di blefaroplastica

La chirurgia estetica agli occhi è eseguita in anestesia locale con sedazione profonda. Il paziente dorme durante tutto l’intervento e non è necessaria l’intubazione dello stesso in quanto la respirazione è autonoma. L’intervento prevede una incisione sotto le ciglia inferiori, la rimozione di una piccolissima porzione di tessuto lungo l’incisione e la riduzione del tessuto adiposo palpebrale. Segue la sutura dei lembi e la protezione della sutura con appositi cerotti. Il paziente dopo un paio d’ore può tornare a casa. Dovrà osservare le prescrizioni post operatorie e tornare in clinica per le medicazioni.

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Trapianto capelli prima e dopo: Cosa osservare?

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Il paziente candidato al trapianto capelli è interessato a capire le caratteristiche effettive dell’intervento chirurgico. Per conoscere i risultati di determinata tecnica sarebbe opportuno poter vedere dal vivo il paziente dopo 12 mesi che è stato operato. Alla Clinica Pallaoro le visite mediche di trapianto hanno la possibilità di vedere gli interventi in corso e spesso l’occasione di parlare con qualche paziente operato mesi prima che è venuto per le sedute di PRP postoperatorio. In via preliminare osservare le foto prima e dopo del trapianto capelli è certamente positivo per formarsi una idea del risultato possibile.

Trapianto capelli prima dopo: Revisione della hairline con impianti follicolari ad alta densità

Prima dopo: Revisione della hairline con impianti follicolari ad alta densità

Trapianto capelli prima dopo: Copertura della chierica ad alta densità

La tecnica Micro FUE HD copre integralmente la zona calva senza depauperare la zona donatrice

Cosa vedere nelle foto del trapianto capelli prima e dopo?

Per valutare correttamente l’efficacia le foto prima e dopo bisogna valutare i seguenti fattori:

Naturalità estetica della hairline: L’attaccatura dei capelli deve avere un disegno compatibile con l’età e l’aspetto generale del paziente. Un’attaccatura troppo bassa su paziente adulto rende l’aspetto dello stesso innaturale. Essendo poi che il risultato dell’intervento è definitivo, è comunque consigliabile fare un minimo di stempiatura naturale. Si osservi inoltre che la primissima linea deve essere fatta esclusivamente con unità monofollicolari ad impianto casuale.

Densità follicolare della zona ricevente: Le foto prima dopo devono mostrare la zona interessata al rinfoltimento con una adeguatamente alta densità follicolare, similare a quella delle zone circostanti. Se la densità è invece scarsa (e minore delle zone circostanti), l’effetto del trapianto sarà molto insoddisfacente.

Densità follicolare residua della zona donatrice: La zona donatrice dopo che è avvenuto l’espianto non deve rimanere particolarmente diradata. Con la tecnica tradizionale FUT si crea una cicatrice e il cuoio capelluto viene stirato. Con quella FUE ogni unità follicolare espiantata corrisponde ad un capello in meno nella zona donatrice. Con la tecnica esclusiva Micro FUE, il 92% dei capelli espiantati – grazie all’espianto sezionale – ricresce anche nella zona donatrice. Perciò non avviene un depauperamento visibile della zona donatrice.

Inclinazione e direzione dei capelli trapiantati: Le unità follicolari impiantate devono avere una inclinazione ed una direzione naturale. A tale scopo è importante che la tecnica d’impianto avvenga creando canali orientati.

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Palpebre cadenti: Quale intervento scegliere?

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palpebre cadenti: punti in evidenza

Le palpebre cadenti sono un difetto estetico abbastanza frequente che rende lo sguardo stanco e triste. Si tratta di un inestetismo di piccole dimensioni con un grande effetto negativo sull’aspetto del paziente. Il disagio causato può essere tale da compromettere la qualità della vita del paziente e indurre lo stesso a limitare l’interazione sociale.

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Perché si formano le palpebre cadenti?

La ptosi cutanea è una caratteristica normale dell’invecchiamento. Con il passare degli anni le caratteristiche della pelle di tutto il corpo si deteriorano. La cute infatti diventa meno elastica e si assottiglia. Alcune aree del corpo – in funzione della sua posizione – possono evidenziare maggiormente il rilassamento cutaneo. Ad esempio il viso, le palpebre e il seno – proprio perché pendono – lasciano percepire maggiormente la perdita di elasticità.

La causa principale delle palpebre cadenti è l’invecchiamento. Possono aggravare l’inestetismo altri fattori come l’eccessiva esposizione ai raggi solari, il fumo e lo stile di vita non corretto.

A volte si verifica che un paziente in giovane età e con pelle normalmente elastica presenta le palpebre cadenti. In questo caso non si tratta di un inestetismo legato al deterioramento della qualità cutanea ma semplicemente al modello palpebrale. Si tratta cioè di una caratteristica genetica del soggetto.

Blefaroplastica: L’intervento per le palpebre cadute

La procedura consigliabile per la correzione di questo insidioso inestetismo è la blefaroplastica. Si tratta di una tecnica di chirurgia estetica che rimuove il tessuto cutaneo in eccesso attraverso l’escissione di una sottile porzione di cute palpebrale. La dimensione e la forma della pelle rimossa sono importanti perché influenzano l’aspetto finale.

L’inestetismo può presentarsi sulle palpebre superiori, inferiori o su tutte due. Quasi sempre l’inestetismo è bilaterale e cioè presente simmetricamente su entrambi gli occhi.

L’intervento alle palpebre si esegue in anestesia locale con sedazione oppure in anestesia generale. L’atto chirurgico dura 15 – 30 minuti e – dopo un periodo di osservazione di qualche ora – il paziente può essere dimesso in sicurezza.

In alcuni casi si osserva la palpebra superiore cadente ma tale condizione è dovuta al rilassamento delle sopracciglia. La correzione in questo caso richiede il sollevamento dell’arcata superiore con l’intervento di lifting delle tempie.

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Coprire cicatrice trapianto capelli

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La cicatrice inestetica post trapianto capelli

Alcune tecniche di trapianto capelli possono lasciare cicatrici visibili principalmente quando il paziente porta i capelli molto corti. La tecnica FUT è quella toglie una losanga di cuoio capelluto dalla zona donatrice e suturando i lembi lascia una lunga cicatrice orizzontale nella nuca. Questa cicatrice – vista la ridotta elasticità del cuoio capelluto ha una elevata probabilità di allargarsi e diventare assolutamente inestetica.

coprire cicatrice trapianto capelli prima

Inestetica cicatrice post FUT

Questo paziente presenta una cicatrice lunga e diastasata causata dall’escissione della losanga impiegata per ottenere le unità follicolari da impiantare nella zona ricevente. Il caso in questione è particolarmente grave perché la cicatrice da coprire è molto larga e molto lunga.

Normalmente gli esiti cicatriziali della tecnica di trapianto FUT sono meno inestetici ma comunque nella maggioranza dei casi corretti alla Clinica Pallaoro erano tali da costringere il paziente a portare i capelli lunghi almeno 3 cm.

L’intervento per coprire la cicatrice

La tecnica di trapianto capelli Micro FUE HD è ottimale per la copertura totale delle cicatrici post trapianto FUT. La procedura prevede l’espianto sezionale delle unità follicolari preservando quindi la densità della zona donatrice. Si esegue un impianto delle unità follicolari ad alta densità e con inclinazione acuta verso. Queste sono le caratteristiche naturali dei capelli in quella sede.

Il risultato dell’intervento per coprire la cicatrice del trapianto capelli FUT è ottimale. Non sarà visibile la cicatrice anche con i capelli molto corti e il paziente potrà conseguentemente vivere serenamente la propria capigliatura.

coprire cicatrice trapianto capelli dopo

L’impianto follicolare sulla cicatrice

Dal punto di vista di tecnica chirurgica, l’impianto delle unità follicolari sopra la cicatrice richiede una maggiore abilità. Il tessuto cicatriziale presenta una maggiore rigidità e quindi il chirurgo dovrà attuare una manovra operatoria specifica che permetta di incidere adeguatamente i canali che dovranno successivamente accogliere le unità follicolari programmate.

Per un intervento di copertura della cicatrice da trapianto FUT di norma si prevede l’impianto ad alta densità con 80 UF/cm2.

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7 cose da sapere prima della rinoplastica

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L’intervento di rinoplastica è una procedura di chirurgia estetica molto richiesta perché la correzione degli inestetismi del naso comporta un rilevante miglioramento dell’aspetto estetico del viso. Essendo un intervento così frequente, il paziente candidato potrebbe tendere a non considerare la procedura adeguatamente.

E’ fondamentale che il paziente candidato proceda con la decisione in maniera matura e consapevole. Ecco le 7 cose che il paziente di rinoplastica deve sapere prima di operarsi.

7 cose da sapere prima della rinoplastica

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1. La rinoplastica è un intervento definitivo e irreversibile

Ecco la prima delle 7 cose da sapere prima della rinoplastica. L’intervento comporta la rimozione di porzioni della piramide nasale e quindi il risultato ottenuto è da considerarsi definitivo, permanente e irreversibile. Per questo motivo è opportuno che la scelta di fare l’intervento e con quale chirurgo devono essere ponderate e mature.

2. La rinoplastica – come tutti gli interventi chirurgici – presenta rischi e potenziali complicanze

Tutti gli interventi chirurgici (anche quelli estetici) possono comportare complicanze. La plastica al naso non presenta frequentemente complicanze rilevanti ma è bene sapere che si tratta comunque di un intervento chirurgico.

3. Per fare la rinoplastica bisogna essere sani

Il paziente candidato alla rinoplastica deve presentare uno stato di salute buono. Per verificare lo stesso verranno eseguiti esami clinici preoperatori. Di norma bastano gli esami del sangue e ECG ma quando il naso presenta specifiche problematiche, potrebbero essere necessari ulteriori approfondimenti.

4. La dimensione della cavità nasale viene ridotta

Nella maggioranza dei casi la rinoplastica comporta la riduzione della piramide nasale. La riduzione della cavità nasale comporta la diminuzione della via aerea. Per evitare difficoltà respiratorie il chirurgo estetico dovrà mediare tra risultato desiderato e funzionalità nasale.

5. Chi fuma ha maggiori rischi

Il paziente candidato alla rinoplastica dovrebbe sospendere il fumo (o meglio smettere definitivamente). Chi fuma ha una vasocostrizione periferica indotta dalla nicotina e quindi presenta una maggiore probabilità di complicanze di vario tipo.

6. Il risultato esatto non è prevedibile

Spesso i pazienti vengono in visita con foto ritoccate o indicazioni del modello di naso desiderato da copiare da determinata celebrità. Per il chirurgo estetico queste indicazioni devono servire unicamente da indicazione orientativa della forma desiderata. Il risultato della rinoplastica dipende dalla specifica anatomia del paziente, dal processo di guarigione oltre che ovviamente dalla rinoplastica eseguita.

7. Il risultato definitivo richiede alcuni mesi

Per osservare la forma orientativa del nuovo naso bastano un paio di settimane ma per vedere quella definitiva di solito sono necessari 3 mesi. Deve avvenire la completa cicatrizzazione ossea, il gonfiore deve riassorbirsi e la forma del naso deve assestarsi.

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Qual’è l’intervento più richiesto della chirurgia estetica seno?

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chirugia estetica seno intervento più richiesto

Gli interventi chirurgici estetici al seno sono una sezione molto importante della chirurgia estetica. Si consideri che circa il 40% di tutti le procedure chirurgiche sono finalizzate al miglioramento estetico del seno. Non sorprende certamente una così elevata attenzione visto che il seno rappresenta per la donna non solo un elemento di estetica ed armonia corporea ma anche femminilità, seduzione e maternità. Sono disponibili diverse procedure chirurgiche finalizzate a specifiche correzioni della mammella. La mastopessi solleva il seno cadente, la mastoplastica additiva aumenta il volume del seno troppo piccolo, la mastoplastica riduttiva riduce la dimensione del seno troppo sviluppato, il lipofilling modella marginalmente la mammella, ecc. Ma quale di questi interventi è il più richiesto della chirurgia estetica seno?

Prima di rispondere alla domanda su quale sia l’intervento di chirurgia estetica seno più richiesto, è importante chiarire un concetto: La risposta deve contenere necessariamente l’area geografica e il momento storico di riferimento. Esiste infatti una sorta di “maggioranza estetica” variabile da paese a paese ed un diverso modello di riferimento. In alcuni paesi le donne hanno i seni mediamente piccoli e quindi la mastoplastica riduttiva è “fuori concorso”. Altri paesi tendono ad avere seni maggiorati ma il loro modello di riferimento è “generoso”. Anche in questo caso la mastoplastica riduttiva non è richiesta.

La mappa della misura media del seno in Italia ed in Europa in generale indica “seno medio”, esclusa la Spagna che ha “seno piccolo”. Nel nostro Paese l’intervento di chirurgia estetica seno più richiesto in assoluto è senza ombra di dubbio la mastoplastica additiva. Le donne italiane, pur avendo mediamente un seno di dimensioni “adeguate”, desiderano avere un volume mammario più generoso. Ecco che quindi in Italia circa il 30% degli interventi estetici femminili è proprio l’aumento del seno con inserimento di protesi.

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Alopecia androgenetica come curarla definitivamente?

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alopecia androgenetica

Alopecia androgenetica come curarla?

Prima di parlare di come curare l’alopecia androgenentica (calvizie comune) è opportuno verificare se il paziente soffre effettivamente di tale problema oppure ha un diverso problema di caduta. La maggioranza delle calvizie sono legate all’alopecia androgenetica, che è caratterizzata dai seguenti fattori. Il paziente vede un progressivo assottigliamento dei capelli dovuti alla tipica miniaturizzazione bulbare. Alcune zone del cuoio capelluto incominciano a mostrarsi diradate o calve. In particolare si formano le stempiature e la chierica si allarga. Progressivamente queste aree tendono ad estendersi fino ad unirsi. I capelli nella zona occipitale e posteriore non subiscono la caduta follicolare.

Come funziona l’ alopecia androgenetica?

Si tratta della calvizie ereditaria e legata alla debolezza dei capelli presenti sul vertice della testa agli influssi negativi degli androgeni. Il testosterone (e il derivato diidrotestosterone) nei soggetti geneticamente predisposti, producono una riduzione della fase di crescita dei capelli con la conseguente e progressiva caduta dei capelli. Non è effettivamente colpa del testosterone ma della eccessiva sensibilità di alcuni capelli al testosterone.

Come curarla definitivamente?

La risposta purtroppo è negativa. Oggi non esiste una terapia per curare l’alopecia androgenentica in maniera definitiva. Si tratta di una caratteristica genetica del paziente e per curarla bisogna intervenire a livello di DNA, questione attualmente non possibile. C’è una cura farmacologica (finasteride) che permette di arrestare il meccanismo d’azione del testosterone sui follicoli. Funziona quasi sempre ma deve essere considerata una cura efficace finché il farmaco viene assunto.

E’ invece possibile correggere definitivamente la calvizie con il trapianto capelli. I capelli espiantati dalla zona donatrice non sono soggetti agli influssi negativi del testosterone. Questi capelli sono geneticamente più forti e quindi quando vengono impiantati nella zona diventata calva a seguito dell’alopecia androgenetica, cresceranno normalmente e non sono soggetti a caduta successiva. Ecco che la micro chirurgia dei capelli con il trapianto Micro FUE HD corregge definitivamente l’alopecia androgenetica e con risultati molto naturali e soddisfacenti.

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